LA RISPOSTA DELL'ESPERTO

    DA CENTRALIZZATO AD AUTONOMO - Manuel

    Nel mio condominio due appartamenti si sono staccati dall'impianto centralizzato senza seguire la giusta procedura. Nessun condomino ha obbiettato. Oggi avremmo deciso a maggioranza e non all'unanimità di intervenire diventando tutti autonomi.Possiamo eseguire questo tipo di intervento dimostrando al Comune che questo comporterà una riduzione sulle emissioni? occorre l'unanimità?


    Risposta:

    Egregio Manuel,
    negli ultimi venti anni sono state emanate diverse norme "ondivaghe" che privilegiavano, di volta in volta, o l'uno o l'altro tipo di riscaldamento.

    Ultimamente però sia la legislazione nazionale che quella regionale ha decisamente svoltato verso il riscaldamento centralizzato, considerato meno "energivoro" di quello autonomo.

    Anche la modifica, introdotta dalla riforma del condominio, all'art.1118 c.c. che permette lo stacco dall'impianto centralizzato è praticamente impossibile da applicare (se la si vuole effettivamente rispettare).

    Inoltre è stata resa inutile (e inoperante nei condomini che attuano la contabilizzazione del calore) dal successivo D.Lgs.102/14.

    Detto questo escludo che si possa procedere alla trasformazione di un impianto centralizzato in impianti autonomi, mancando il consenso della unanimità dei condomini, senza esporsi a possibili conseguenze, e che gli enti locali possano accettare una decisione presa a maggioranza.

    In un caso analogo mi ha soccorso l'impossibilità materiale (mancava l'altezza minima) di adeguare la centrale termica alle norme VV.FF.


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    Sicuramente otterrai un aiuto competente e risolutivo.

    Guido Bartolucci
    www.espertoincondominio.it



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